Il vino perfetto con il cioccolato fondente? Il Primitivo Dolce Naturale
In Italia piace il fondente e cresce anche la produzione del nettare che più gli si abbina: circa 95 mila litri di Docg equivalenti a circa 127 mila bottiglie con un incremento del 33.45% rispetto all’anno precedente
La prima Docg riconosciuta in Puglia (2011) e l’unica delle quattro dedicata esclusivamente a un rosso dolce. Amata dalle donne
Natale è dietro l’angolo e cresce in Italia il consumo di cioccolato, soprattutto fondente. Il Bel Paese si differenzia dagli altri per la sua preferenza: il fondente pesa come il latte (50%). E qual è quindi il vino giusto da abbinare?
Ottimo alleato anche per gustare al meglio i dolci di pasticceria secca ed è anche un ottimo vino da meditazione per i suoi piacevoli 16 °.
Il suo successo è dimostrato anche dalla produzione in crescita. Per il Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria, nel 2017 sono stati imbottigliati circa 95 mila litri di Docg equivalenti a circa 127 mila bottiglie con un incremento del 33.45% rispetto all’anno precedente. Un trionfo per questa chicca pugliese che piace soprattutto alle donne per il suo sorso caldo e avvolgente e perché amano la piacevolezza di regalarsi delle emozioni uniche ed indimenticabili.Gli aromi dell’uva, legati agli zuccheri, lo rendono particolarmente gradevole e tipicamente femminile. La composizione dei vini Primitivo di Manduria dolce naturale Docg è Primitivo 100% ed è un vino vinificato dopo appassimento su pianta o su graticci. Con la sua struttura colossale ha fascino e stoffa e una dolcezza intrigante. La sua produzione è consentita nelle province di Taranto e Brindisi.
Il Primitivo di Manduria Docg è un vino tutelato come anche il Primitivo di Manduria Doc e Riserva. Il Consorzio di Tutela ha, infatti, ottenuto dal Ministro delle Politiche Agricole e Forestali l’incarico di coordinare le funzioni di tutela, promozione, valorizzazione, vigilanza, informazione del consumatore e cura generale degli interessi: ecco il riconoscimento “Erga Omnes”. Attraverso questo strumento tre agenti vigilatori in qualità di pubblici ufficiali ed in collaborazione con l’Ispettorato Centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF), effettuano costantemente controlli sui vini posti in commercializzazione per tutelare il consumatore ed i produttori e per garantire che vengano commercializzati solo vini che rispettino i dettami del disciplinare di produzione.